giovedì 15 giugno 2017

Recensione di "Storie di un'attesa" - Sergio Algozzino

Cari visitatori della Tana,
era ormai da un po' di tempo che non tornavo a parlarvi di graphic novel qui sul blog. Oggi invece vi voglio parlare di uno dei miei ultimi acquisti - l'unico, purtroppo, di Una Marina di Libri - ossia Storie di un'attesa di Sergio Algozzino.

Questa graphic nove è uscita per Tunué nel 2016 e conta 140 pagine. Il prezzo è di € 16,90. Potete acquistarla su Amazon a questo link.

Tre storie distanti nel tempo. Un principe palermitano decide nell'Ottocento di partire per la Terrasanta, ma è molto più importante la preparazione del viaggio stesso. Due persone si sfidano, all'inizio del secolo scorso, in una partita a scacchi per corrispondenza, ma nel tempo scoprono come l'esistenza abbia scavato un abisso fra di loro. Un ragazzo, negli anni Novanta, si ritrova ad aspettare la ragazza con cui si è dato appuntamento, solo con i suoi pensieri. A legare le vicende l'aspettare con pazienza il tempo che scorre e i cambiamenti che ne vengono, per riscoprire, in un'epoca di frenesia, il valore dell'attesa.








LA MIA OPINIONE

Quante possono essere le tonalità di un'attesa? È questa la domanda a cui prova a rispondere Sergio Algozzino in questa graphic novel, e lo fa intrecciando tre storie molto lontane nel tempo, ma che hanno alcuni aspetti in comune. 

Aspettare è una cosa che ci capita spesso di fare. I tempi di attesa variano, le emozioni sono più deboli o più forti in base a cosa stiamo aspettando. Ci sono attese speciali.
Sullo sfondo di una Palermo bellissima, che in alcune parti della storia ne diventa quasi una protagonista, conosciamo un conte che sul finire dell'Ottocento comincia a pianificare sin nei minimi particolari un viaggio in Terrasanta, per poi spostarci nei primi anni del Novecento, periodo in cui conosciamo un uomo da poco stabilitosi a Palermo, che inizia una partita a scacchi per corrispondenza e che attende pazientemente le mosse del suo avversario. Infine un quindicenne che nei primi anni Novanta, armato di walkman, comincia una lunghissima attesa sotto casa di una ragazza per il loro primo appuntamento.
Ad incasellare la storia, ci sono altri piccoli momenti di attesa, che ci raccontano la vita quotidiana di personaggi quasi capitati lì per caso, ma in cui è immediatamente facile rivedersi. 

Tre protagonisti, tre finalità diverse, tre storie, tutte legate però dalla stessa trepidazione nell'attesa.
È evidente che questi tre protagonisti, nonostante siano accomunati dalla medesima emozione, vivono l'attesa in modi radicalmente diversi. Sì, perché la loro trepidazione è percepibile, ma il loro modo di attendere, ciò che fanno mentre aspettano, è molto, molto diverso.
In tre epoche diverse Sergio Algozzino ci dimostra i modi diversi in cui si vive un'attesa e fa nascere spontanea una piccola auto-analsi di cosa facciamo noi adesso nei momenti vuoti in cui ci tocca aspettare qualcosa.
E se oggi, come me, la prima cosa che fate quando aspettate qualcuno o qualcosa è tirare fuori lo smartphone per controllare i social - un'abitudine terribile, ma tendo un po' a giustificarmi dicendomi che ormai lo facciamo tutti  - questa graphic novel vi farà anche riscoprire il valore di quei momenti che sembrano vuoti, di quel tempo che ci sembra di perdere mentre aspettiamo e che invece può avere un suo perché. Dobbiamo solo essere bravi a trovarlo.
Non solo parole, ma soprattutto tavole bellissime per questa graphic novel. Disegni leggeri ma che sanno catturare l'attenzione, anzi, sanno proprio ammaliare.

Storie di un'attesa è (quasi paradossalmente) una graphic novel da leggere d'un fiato. O almeno, per me è stato così, perché ad aspettare non sono proprio brava.
Convintissima di recuperare al più presto gli altri lavori di questo autore, vi consiglio di tutto cuore di leggere questo.


Il mio voto è di cinque riccetti!


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